Con il passare dei secoli l’uomo ha iniziato a portare sempre meno rispetto alla natura, una mancanza che nella nostra epoca contemporanea è ormai diventata atteggiamento abitudinario da parte della maggior parte delle persone. Tutto questo deve cambiare, perché atteggiamenti di questa tipologia portano la natura verso uno stato di salute precario.
Prendiamo il caso del Madagascar, un’isola dove natura e uomo hanno sempre vissuto in sintonia, un’isola verdeggiante dove il 90% delle specie animali sono endemiche e presenti solo ed esclusivamente qui, uniche al mondo. Il turismo di massa che è giunto in Madagascar sospinto proprio dalla ricerca di maschere africane e dalle bellezze della zona, ha portato con sé la distruzione delle foreste per la realizzazione di resort a cinque stelle, il consumo eccessivo di energia e di risorse naturali, l’uccisione di molti esemplari di lemure e di altri animali locali per poter sopperire alla richiesta dei ristoranti, inquinamento e rifiuti in eccesso. La situazione è diventata ormai insostenibile ed è necessario correre ai ripari il prima possibile se si desidera poterla migliorare e se si desidera che la bellezza del Madagascar resti intatta nel corso del tempo.
Sulla base di queste considerazioni nasce l’iniziativa MadAction per la tutela e la protezione della foresta pluviale di Maromizaha in Madagascar, realizzata dall'associazione U onlus di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo nel campo della tutela della biodiversità, dell’ambiente e del sociale. Il presidente dell’associazione è Cristina Giacomo, del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Torino, mentre il presidente onorario è Avesani Zaborra, direttore scientifico del Centro Tutela Specie Minacciate Parco Natura Viva di Bussolengo Verona.
Perché proprio la foresta pluviale di Maromizaha? Perché questo è senza alcun dubbio uno dei luoghi più affascinanti di tutta l’isola. Pensate infatti che oltre 820 ettari di foresta sono ancora oggi del tutto intatti, zone queste dove l’uomo quindi non ha ancora avuto modo di fare alcun danno, zone queste dove la natura, le piante, gli animali vivono indisturbati. Questa foresta pluviale è la dimora inoltre di una specie di lemure di rara bellezza, l’Indri, il più grande di tutta l’isola. Può raggiungere infatti anche i 120 cm di lunghezza. Tra le altre specie di lemuri presenti, ricordiamo anche i sifaka con il diadema, anche loro di grandi dimensioni dato che possono raggiungere i 100 cm di lunghezza. Pensate inoltre che queste sono solo un paio di specie di lemuri presenti nella foresta. Se ne contano ad oggi infatti ben 13, senza dimenticare poi le oltre 70 specie di uccelli, 60 specie di anfibi ed innumerevoli rettili. Vi ricordiamo che il nome completo di questa foresta è foresta pluviale dell’albero dragone di Maromizaha. Proprio l’albero dragone infatti, meglio conosciuto da tutti semplicemente come tronchetto della felicità, risulta davvero molto diffuso in queste zone.
L’iniziativa prevede il coinvolgimento diretto di tutti gli abitanti dei villaggi locali, anche ovviamente bambini e ragazzi che sono il futuro del Madagascar, con la speranza che sia possibile intervenire così dall’interno per tutelare questo prezioso habitat naturale, ma anche con la speranza che sia possibile attraverso la tutela ambientale e l’ecoturismo riuscire a creare nuove opportunità di lavoro, per un paese che riesce così a crescere anche dal punto di vista economico, per un paese che ha davanti a sé un futuro migliore.
Andiamo a capire un po’ più da vicino quali sono le attività e le iniziative che MadAction prevede:
Questa iniziativa è di fondamentale importanza per il Madagascar, ma anche per ognuno di noi, una natura infatti quella dell’isola che è patrimonio di ogni persona, che è patrimonio del mondo intero. Ma che cosa possiamo fare noi da qui, dall’Italia, per dare una mano a questa iniziativa e per fare in modo che possa essere portata avanti al meglio? Oltre a poter scegliere una vacanza eco sostenibile in Madagascar, è ovviamente possibile associarsi a MadAction oppure fare una donazione spontanea di qualsiasi importo. Si tratta di un piccolo gesto che può davvero fare la differenza, di un piccolo gesto che vi farà sentire parte di un importante progetto, di un importante cambiamento. Coloro che invece vogliono sentirsi parte attiva del progetto, possono richiedere di partire con l’associazione alla volta del Madagascar, così da poter intervenire in prima persona nelle attività previste e riuscire a dare una mano in modo diretto alle popolazioni locali.